Come cercare lavoro in RC drilling in Australia

DA ANNI ASPETTAVO UN RAGAZZO CHE MI RACCONTASSE IN PRIMA PERSONA LA SUA ESPERIENZA DI LAVORO NELLE MINIERE. COMPLIMENTI PER LA TENACIA CON LA QUALE GIOVANNI HA AFFRONTATO QUESTA AVVENTURA!


Come spesso accade, in tanti ragazzi mi scrivono su Facebook tramite la mia pagina Studenti Italiani in Australia, o sul gruppo essa collegata o direttamente sul mio profilo personale. Ricevo le domande più disparate e nel giro di 24 ore cerco di rispondere sempre a tutti quanti. In questo caso, Giovanni mi aveva contattato in merito al mio articolo sul lavoro sui pescherecci pubblicato a giugno 2018. Poi scambiando qualche messaggio, mi ha raccontato la sua esperienza in miniera e da qui e’ nata l’idea di condividere con tutti una parte della sua esperienza Australia.

Lavoro-nelle-miniere-australia


Da quanto sei in Australia e perché inizialmente hai deciso di partire?

Sono partito a Settembre un po’ per migliorare il mio inglese, un po’ per mettere qualche soldo da parte in vista dei miei studi futuri e un po’ per il semplice gusto dell’avventura. Sono atterrato a Sydney e ho iniziato subito a cercare lavoro. Avevo già in mente di andare a Kalgoorlie (Western Ausutralia - 3,400 km da Sydney) per entrare nel mondo delle miniere ma ho deciso di stare i primi 3 mesi a Sydney per poter migliorare la lingua, e fare un po’ di rodaggio in cantiere. 

Consiglio: nelle miniere i turni lavorativi sono di circa 12 ore, e se non si è preparati fisicamente e psicologicamente diventa insostenibile. La gavetta come manovale in cantiere edile è quindi un buon esercizio per arrivare preparati.

Karlgoorlie-lavoro-nelle-miniere


Qual è stato l’impatto iniziale? Sei soddisfatto della tua avventura?

L’impatto iniziale è stato molto duro. Le giornate di 12-13 ore sono lunghissime, il sole picchia duro e se non si è determinati è facile crollare. Di media 1 ragazzo su 2 si fa riportare indietro entro la fine della prima settimana di lavoro. In realtà superata quella è tutto in discesa. 

Si vive in un contesto incredibile: fuori dal tempo. E’ un esperienza di vita irripetibile che acquista anche un certo valore storico, perché presto le trivelle saranno completamente automatizzate. 


Quello che gli australiani chiamano bush è di fatto un deserto, un luogo ostile dove il sole e gli animali selvatici sono le minacce principali ma è anche un luogo incredibilmente affascinante, dove potete ammirare tramonti e albe mozzafiato, dove vedrete canguri balzare tranquillamente a dieci metri dalla vostra tenda e dove di notte vedrete la volta celeste riempirsi di stelle che voi non sapevate nemmeno esistessero. 

Vivere un mese nel deserto e lavorare ad una trivella  è una cosa che non vi dimenticherete mai, ve lo garantisco.

Lavorare-nelle-miniere-a-Kalgoorlie


Come hai trovato lavoro nelle miniere?

All’inizio non è stato facile. A Kalgoorlie per i primi 10 giorni non ho trovato nulla, poi parlando con ragazzi e chiedendo a giro ho incominciato a capire che dovevo candidarmi come off-sider

Consiglio: l’off-sider è il ruolo più richiesto perché tendenzialmente ci sono poche persone disposte a farlo.  

Dopo un paio di giorni ho trovato lavoro in una compagnia di nome Challenge Drilling. Mi hanno detto di presentarmi lì il giorno dopo e di procurarmi tutto il necessario per stare 3 settimane nel bush: Così mi sono comprato:
  • una tenda, 
  • un sacco a pelo,
  • e qualche chilo di insetticida (che si è rivelato del tutto inutile). 
Il giorno dopo mi presento al quartier generale, mi fanno salire su un fuoristrada e mi portano ad una trivella a 5 ore da Kalgoorlie dove sarei dovuto stare le seguenti 3 settimane.



In che cosa consiste il lavoro e come si svolge la giornata?

L’accampamento è a dir poco frugale. La doccia è una pistola attaccata ad un albero, i vestiti si lavano nel catino, non c’è internet, non c’è segnale telefonico, non c’è nessun tipo di intrattenimento, ma fidatevi: anche se ci fossero, non avreste il tempo di usufruirne.

Il primo giorno di lavoro è stato traumatico, ci siamo alzati alle 4 e alle 5 la trivella era già in azione. La trivella non si ferma mai, ogni ora in cui la trivella è attiva costa alla ditta intorno ai mille dollari, quindi mai più che in queste circostanze il tempo è denaro. Il driller non farà molti giri di parole per far sì che lo capiate bene e subito: si mangia mentre si lavora, un panino ora, una barretta tra 2 ore, una mela quando si cambia la punta della trivella e poco altro. 

Nella migliore delle ipotesi i turni durano 12 ore, ma non è difficile arrivare a lavorare fino alle 6-7 di sera quando c’è abbastanza luce ed il sole tramonta tardi. 


La sera torni all’accampamento e non fai in tempo a lavarti e a mettere qualcosa sotto i denti che crolli a dormire e così si riparte per un’altra giornata. I giorni in cui si sposta la trivella sono un po’ più leggeri perché c’è da trasferire tutta l’attrezzatura. Di solito invece gli off-sider fanno due cose tutto il giorno: 
  1. portare i secchi di terra da 30 chili,
  2. scavare trincee per bloccare l’acqua che fuoriesce dal terreno (il suolo è ricchissimo di sacche di acqua salata), l’acqua è il nemico della trivella, perché l’acqua genera il fango, e vi garantisco che non volete lavorare nel fango. 
Il ritmo è serrato, si lavora con un rumore costante di sottofondo che rende quasi impossibile comunicare a parole e quando capitano le giornate dove il sole decide di picchiare bisogna prestare molta attenzione a non disidratarsi, gli effetti della disidratazione sono catastrofici.

Consiglio: bere 10-15 litri al giorno e cercare di coprirsi. Il sole australiano è violentissimo, è un attimo ustionarsi in maniera grave.

Giovanni-lavoro-nelle-miniere-Kalgoorlie


Pensi che il lavoro sia ben pagato?

Beh, in realtà non proprio. Ti pagano 30 dollari l’ora, che, tolte le tasse, diventano 26. Se si pensa alle condizioni in cui si lavora, allo stress e a tutti i rischi che si corrono non è un granché. C’è però da dire che nelle tre settimane che si passano nel bush non si hanno spese di alcun genere e questo permette di mettere da parte l’intera busta paga del mese. 

Alla fine di un turno di tre settimane in media si guadagna 6 mila dollari. Per mettere da parte la stessa cifra in un contesto normale dovreste farvi il culo per 3-4 mesi. Quindi ne vale la pena.  

Consiglio: per quello che ho visto chi va solo per i soldi non dura a lungo. Dovete innamorarvi di quella vita, della natura selvaggia e di quello stile di vita frugale e avventuroso. La squadra farà la differenza, se capitate con le persone giuste e siete bravi a fare gioco di squadra vi divertirete anche e le risate non mancheranno.

Che prospettive hai a breve termine?

Vorrei andare a Cairns a cercare un peschereccio per la stagione dei Gamberi. Sarebbe un’altra esperienza che vorrei vivere. Ma vedremo. Ora torno nel bush per un altro turno.

Complimenti a Giovanni per la sua avventura e per averla condivisa con tutti noi. Per leggere altre storie, vai alla pagina ESPERIENZE DI ITALIANI IN AUSTRALIA.

1 commento:

Celeste Nasalli Rocca ha detto...

Un esperienza unica..indimenticabile..tanta forza coraggio e determinazione..bravo andrai lontano nella vita