Ogni settimana sono a contatto con molti ragazzi e ragazze con i quali condivido le mie storie e loro condividono con me le loro esperienze. Devo dire che imparo molto dalle esperienze che mi vengono raccontate e amplio sempre di più la mia visione dell'Australia.
Mi rendo sempre più conto che non è un Paese per tutti e questo forse è dovuto al fatto che negli anni passati la tipologia di persone che veniva qui era quella di persone con un'idea precisa in testa, gente consapevole di quello che davvero voleva da questa esperienza. Mentre ora noto che ci sono molti che arrivano qui più che altro perchè stanno scappando dall'Italia semplicemente avendo in testa di voler vivere meglio, ma senza sapere in concreto cosa significa vivere meglio.
Partendo dal presupposto che non è detto che una persona che arriva qui con un'idea precisa poi sicuramente raggiungerà i suoi obiettivi, secondo me ha comunque maggiori possibilità di fare sin da subito un'esperienza più serena. La serenità non viene dal fatto che avrà un tappeto rosso steso all'aeroporto con mille occasioni che lo aspettano, la serenità è più che altro interiore, nella consapevolezza del percorso che sta affrontando.
Vedo che ci sono spesso due estremi che fanno molta difficoltà inizialmente ad entrare nei meccanismi australiani:
1) il ragazzo o ragazza dai 22 ai 26, alla prima esperienza all'estero lontano da casa (e tutti i suoi comfort), con poca esperienza di lavoro alle spalle. Queste persone sono di solito in possesso di una o due lauree che vorrebbero sfruttare in Australia senza rendersi conto di avere un inglese inadeguato ma sopratutto essendo totalmente "crudi" a livello lavorativo e con un'incapacità di presentarsi sul mercato del lavoro (curriculum fatto superficialmente, cover letter inespressiva, impreparazione nell'affrontare colloqui di lavoro).
2) il ragazzo o ragazza più matura sopra 26 anni e sotto i 35 anni, che vantano molta esperienza sia a livello educativo sia a livello professionale e in molti casi è la prima esperienza all'estero. Come per il gruppo precedente, il loro inglese è spesso inadeguato o insufficiente per ricoprire la professione fatta in Italia, ma nonostante ciò pensano (sbagliando) che le loro skills siano uniche.
L'errore principale di queste due tipologie di persone è quello di sovrastimare le proprie qualità, senza essere consapevoli che prima di poter aspirare alle loro professioni deve essere fatto un percorso più profondo di conoscenza della lingua, del mercato del lavoro Australia, della cultura australiana e dei clienti australiani.
Questo percorso può essere composto da diversi step che vedono lavori semplici e casual come delle importanti esperienze formative a livello culturale e professionale. Inoltre, lo step fondamentale sta nell'investire nella lingua inglese. Quando dico investire non mi riferisco a fare per forza dei corsi di inglese (anche se inizialmente raccomandabili), ma parlo più che altro di andare a vivere con stranieri, staccarsi dalla comunità italiana e limitare al minimo l'uso della lingua italiana. INVESTIRE TEMPO NELL'APPRENDIMENTO DELL'INGLESE!
Dopo che si parla con sicurezza la lingua si può iniziare ad aspirare concretamente a qualcosa, ma sempre con umiltà e molta motivazione.
In Australia nessuno trova i tappeti rossi. Niente è dovuto e ogni singola cosa va guadagnata!
Nessun commento:
Posta un commento