LAVORARE SUI PESCHERECCI IN AUSTRALIA

Era da tempo che aspettavo di poter condividere l'esperienza diretta di qualcuno che abbia davvero lavorato nei pescherecci in Australia. E finalmente ho una storia da raccontare.

Qualche mese fa un ragazzo mi ha scritto su Facebook chiedendomi delle informazioni, ma purtroppo non avevo visto subito il messaggio. Un paio di settimane fa, anche se mi ero reso conto che il messaggio era vecchio, ho comunque contattato Ossama che mi ha detto che ormai era già arrivato in Australia e aveva risolto i suoi dubbi...in realtà non era vero perché poi mi ha tempestato di domande :) 

Allora gli ho chiesto un po' come andava e cosa stesse facendo, ed è così che ho scoperto che mentre mi scriveva si trovava su un peschereccio a largo delle coste Australiane tra Cape York e la Papua Nuova Guinea! Aggiungo una cartina qui sotto così vi rendete conto anche voi della posizione.


La sua esperienza mi ha aperto un mondo che non conoscevo, anche se indirettamente ne avevo già sentito parlare. E quindi Ossama è stato così gentile di rispondere ad alcune mie domande e di seguito potete leggere la sua bella/brutta esperienza.

Quando hai deciso di venire in Australia? Perché e quando sei arrivato?

"L'ho deciso a dicembre 2017 mentre vivevo a Londra. Dopo due anni sufficienti per un'ottima esperienza su tutti i fronti, mi sono un po' scocciato della città soprattutto perché l'ultimo è stato uno degli inverni più freddi che l'Inghilterra abbia mai vissuto...e io odio il freddo."

La scelta quindi di andare in Australia diciamo che è stata più che azzeccata dato che essendo uno Stato grande come tutta l'Europa, ognuno può stabilirsi nella zona che più gli va a genio secondo le preferenze di clima.

Inoltre, "sinceramente era già da tempo che non volevo più lavorare in hospitality e non riuscivo ad immaginare altre strade per me in quella nazione. In quel periodo per tre giorni consecutivi ho sentito parlare dell'Australia da persone diverse così ho cominciato ad informarmi leggendo cose varie su Internet e alla fine ho deciso di provarci iniziando a mettere da parte quei fatidici 5000$. Mi ero promesso di partire a marzo ma volevo fare le cose per bene e alla fine sono arrivato a Brisbane il 24 Aprile 2018."

L'organizzazione del viaggio è tra le cose più importanti. Non solo partire con un budget sufficiente per non andare in affanno già dalle prime settimane, ma anche reperire più informazioni pratiche possibili!

Quali sono state le tue fonti di informazione prima di partire?

"La fonte di informazioni più grande che conosca: Mr. Google! Ho cominciato a leggere qualsiasi cosa trovavo compreso il blog di Roberto Voltolina LA VITA IN AUSTRALIA (www.lavitainaustralia.com) che sinceramente è stato molto utile. Che io ricordi, tutto quello che ho trovato scritto nel blog di Roberto l'ho poi riscontrato nella realtà." 

E' sempre un grande piacere quando chi legge il mio blog poi mi da un feedback positivo, perché lo spirito con il quale ho iniziato questo progetto è stato proprio questo: trasmettere quello che ho visto con i miei occhi a chi si appresta ad andare in Australia.

"Il primo aprile mi sono licenziato e sono tornato in Italia a casa dai miei per stare un po’ tranquillo e rilassarmi al massimo prima di questo lungo viaggio. Dal 1 al 23 aprile oltre a rilassarmi ho davvero riempito la mia testa di informazioni ogni giorno per ore. Pensavo che avevo un solo tentativo...non potevo...e tutt'ora non posso fallire!!!"

Qual 'è stato il primo impatto al tuo arrivo in Australia?

"Hahaha...appena sono atterrato a Brisbane ho notato che nessuno mi capiva quando parlavo e io non capivo loro!!!! Ho cominciato a pensare di essere impazzito e di non conoscere più l'inglese!! Ho davvero fatto fatica perché l'australiano è molto diverso dallo slang usato in Inghilterra. 

Comunque sono arrivato di notte il 24 aprile. Il giorno dopo?? Mi sono sentito ancora più spaesato!! 

Era il 25 aprile: Anzac Day! Non sapevo nulla di questa ricorrenza e pensavo fosse un giorno come un'altro. Sono uscito dall'ostello in pieno centro per fare una passeggiata e prendere un caffè e tutte le strade erano chiuse. Non volava una mosca e non c'era neanche una macchina in movimento. Ho cominciato a pensare che fosse una città vuota. Sapevo che l'Australia non fosse molto abitata ma io in giro vedevo solo strade chiuse e le uniche persone erano militari e poliziotti! A un certo punto verso le 8 del mattino ancora non vedevo nessuno in giro e mi sono preoccupato. Poi chiedendo ad un poliziotto mi sono spiegato tutto."

Per la cronaca, l'Anzac Day è una commemorazione che si tiene il 25 aprile per tutti gli australiani e neozelandesi che hanno servito la patria in tutte le guerre, conflitti e missioni di pace. In tutte le città ci sono delle manifestazioni che iniziano verso metà mattinata, per questa ragione Ossama appena svegliato in giro non vedeva volare un mosca.



Perché invece di fare il classico lavoro nelle farm hai percorso la strada del lavoro nei pescherecci?

"A Brisbane ho conosciuto un po’ di gente all'ostello e due tedeschi mi dissero che erano già stati ad Ayr (QLD) e avevano lavorato in farm. Si erano trovati bene e mi avevano detto che il lavoro lì c’è al 100% tutto l'anno e quando non c’è, al massimo lo trovi entro 2/3 settimane. Quindi, dato che loro salivano fino a Bowen ho deciso di fare parte del viaggio con loro.

Le pratiche burocratiche le avevo già sistemate nei primi 3 giorni quando sono arrivato a Brisbane (...mi sono dato subito da fare! Senza mini vacanze come tutti vogliono fare. Prima il dovere e poi il piacere!). Inoltre, avendo almeno un paio di mesi di autonomia economica e non dovendo necessariamente dover iniziare a lavorare immediatamente in città, ho deciso di andare ad Ayr esattamente nello stesso ostello dove erano stati loro (Big4 Silverlink - www.big4ayr.com.au). 



Siamo partiti in treno con lo sconto del 50%...alla grande! In Queensland i treni fanno il 50% di sconto se dimostri di essere un backpacker con il Working Holiday Visa. Il treno era fighissimo se non fosse stato per le 17 ore interminabili di viaggio. 



Comunque sia, dopo due giorni dal mio arrivo ad Ayr mi diedero un lavoro cash in hand durato due giorni, e dopo esattamente 7 giorni mi hanno trovato un lavoro in farm nonostante mi avessero detto che l'attesa sarebbe stata di 2 settimane circa. Ho piantato peperoni per tre giorni, ma non ero contento perché pagavano 18$ lordi all'ora e mi spaccavo la schiena come uno schiavo. I supervisor erano delle merde e i ritmi erano davvero serrati. Io ho sempre lavorato duro nella mia vita ma questo è stato sicuramente tra i più duri! L'avrei continuato a fare ma non a 18$\h...per me il minimo doveva essere 24$\h! 

In più alle 9 di sera si doveva andare a dormire ed era vietato stare fuori dalla camera, il che è comprensibile perché l'ostello lavorava direttamente con i farmer e volevano assicurarsi che nessuno facesse casino e che tutti potessero dormire buone ore e in santa pace. 

Ma dall'altro lato, non accettavo che tutti i giorni puntuali alle 9:00 e con maniere molto molto rudi qualcuno venisse ad obbligarmi ad andare a dormire entro 5 minuti con minacce di licenziamento! Mi sono sentito un po’ trattato come un sedicenne e siccome non ti spiegavano niente dato che per loro eri solo una pedina da mandare a fare lo schiavo e a zappare la terra, e dato che non mi andava di pagare l'affitto a delle persone che non mi rispettavano, ho accettato un passaggio per Cairns dividendo le spese! 

Come hai trovato lavoro nei pescherecci? 


"Arrivato a Cairns mi è venuto in mente che potevo non fare le farm e andare a pesca! E li subentra nuovamente Mr. Google! Ho letto che si potevano fare bei soldi e belle esperienze anche se il lavoro era duro.

Quindi, prima mi sono concesso due giorni di meritato relax dopo circa 18000 km percorsi; tutta la burocrazia sbrigata; e avevo pure lavorato 5 giorni totali su 16 giorni riuscendo a coprire gran parte delle spese affrontate. Se non mi fossi fermato un attimo voleva dire che l'avevo presa davvero troppo sul serio! 

Sono andato al porto commerciale a informarmi un po’ su come funzionavano le cose. La prima persona a cui chiesi mi disse che ero arrivato troppo presto perché i pescherecci tornano a casa con la luna piena e quindi di ritornare in futuro...ma mancavano due settimane alla luna piena!  Per me era troppo tempo. Ma io e la mia durissima testa non ci siamo demoralizzati e per 5 giorni di fila due volte al giorno (6 del mattino e 4 del pomeriggio erano gli orari che altri pescatori mi avevano consigliato) sono andato al porto a piedi tutti i giorni (3,5 km dal centro solo andata) a chiedere a chiunque trovassi se aveva del lavoro da darmi. 

Ho provato anche ad andare all'ufficio del Dipartimento della Pesca (non ricordo come si chiama precisamente) che era lì vicino, ma la gentile signora mi disse che non c’era un modo per cercare lavoro nella pesca e che l'unico fosse di andare a parlare di persona o lasciare il cv appiccicato su ogni barca. 

Il giorno dopo ho fatto un interview e non sono stato preso perché volevano esperienza. Ma quella stessa mattina un altro signore mi accompagnò molto gentilmente dove i pescherecci scaricavano la merce perché un suo amico aveva bisogno di una mano a scaricare 560 scatole da 5kg di prawns. 


Lavoretto di un'ora circa pagato 50$ cash!! E stato il primo segnale positivo e li mi sono caricato ancora di più! Voleva dire che se davvero ti impegni in qualcosa dopo un po’ ce la puoi fare!! 


Altri richiedevano la patente per la barca e sinceramente non volevo perdere tutto questo tempo anche se successivamente ho scoperto che la più piccola la puoi acquisire in un giorno e costa circa 350$. 



Comunque sia, dopo 5 giorni di sbattimento, dopo aver parlato con tantissime persone e dopo km e km fatti a piedi, una barca mi ha chiamato dicendomi che c’era un posto per me anche se non avevo esperienza, ma sarei dovuto partire il giorno dopo! Ed eccomi qui a scrivere questa intervista durante il viaggio di ritorno dopo! 


Ti è servito saper parlare inglese o pensi che avresti potuto trovare questo lavoro comunque?

L'inglese è servito e come se è servito! Senza l'inglese molte delle informazioni che mi avevano dato non le avrei immagazzinate di certo ed è grazie al poter parlare con tanta gente e capire cosa mi dicessero che sono riuscito a trovare questo lavoro...ne sono certo! Sono sicuro che se capisci meno del 50% all'interview ti dicono no!

In cosa consiste il lavoro che fai nei pescherecci?

"In pratica da quando metti piede sulla barca sei come un ufficiale di polizia: 24h sempre in servizio! All'inizio ci sono da sistemare le reti che sono grandissime e pesanti, e organizzare tutto il lavoro. Però dato che ci sono minimo 4 giorni di viaggio visto che si pesca da dopo Cape York fino al Gulf of Carpentaria lo distribuiscono bene, un poco alla volta e in relax. 


Il problema arriva quando cominci a pescare! Ad esempio noi peschiamo prawns. Se cerchiamo banana prawns si pesca 24h su 24h e a dormire si va a turno 2 ore a testa.  Se peschiamo Tiger prawns si lavora di notte dalle 5pm alle ?? am. (?? perché la legge permette di poter pescare fino alle 7 am ma quando finisci di pescare ovviamente devi organizzare il lavoro del giorno dopo. Inoltre, quasi ogni giorno gli squali rompono le reti e a noi tocca aggiustarle. Morale della favola, a volte abbiamo lavorato anche fino alle 11 am e poi ricominciato alle 5pm di nuovo).

Ci sono 4 reti grandi e 1 piccola che chiamano trial shot (serve a testare quanti prawns ci sono in quell'area). Il trial shot la tiri a mano ed è fottutamente dura da tirare una rete piena di pesci e sopratutto controcorrente dato che è posizionata dietro la barca e magari, come se non bastasse, col mare mosso. Calcola che può pesare fino a 40/50 kg.

Poi le altre 4 reti, una a testa, vengono tirate da un motore (perché pesano tonnellate quando sono piene!!). Il tuo compito è solo quello aprirle una volta che sono posizionate in un grande recipiente nel mezzo della barca. 

Poi c’è il picking. C’è un macchinario connesso al grande recipiente che cammina automaticamente e tu sei lì a prendere i prawns a mano uno ad uno, smistandoli a seconda della grandezza e del tipo. 

I pesci e tutto il resto che viene catturato dalle reti, ma che a noi non servono, vengono lasciati camminare e automaticamente rifiniscono in mare. 

È un lavoro di estrema velocità dove non puoi permetterti di perdere nessun gambero altrimenti tutti si incazzano e pure tanto! Perché quelli sono soldi!!! Infatti, il pagamento finale viene fatto sul pescato e non sulle ore lavorate!

In più tra i gamberi possono esserci serpenti di mare, ma è molto raro vederli! Comunque, se ti fai mordere muori in 3 minuti e non c’è una cura proprio perché il veleno ti uccide troppo velocemente!

Poi ci sono gli stone fish ed è molto più probabile ti beccano rispetto ai serpenti e possono portare alla morte solo se sono grandi.  Ma mi hanno raccontato che un morso di quelli piccoli fa così tanto male che hanno visto persone vomitare e farsela addosso contemporaneamente, e in questo caso l'intervento dell'ospedale è fondamentale. Il problema è che sei in mezzo all'oceano e ce ne vuole di tempo per raggiungerne uno! 

Anche i prawns  possono far male ma non sono così nocivi. Hanno una specie di corno sulla testa e quando sei lì a prenderli velocemente spesso capita che ti infilzano. Le mie mani ad esempio sono tutte bucate. Per fermare il dolore basta tenere il punto infilzato sotto acqua calda per 5/10 minuti. 

Non dimentichiamoci degli squali! Le acque sono bellissime, alcune sono quasi trasparenti ma ci sono talmente tanti squali che una caduta significherebbe morte certa in meno di 3 minuti! Ho visto squali toro arrivare in meno di 2 minuti e sbranare la preda mangiando pure la corda!! Sentono l'odore e in più sono sempre vicini alla barca per via della quantità di pesce che buttiamo. 

Oltre a tutti questi pericoli, e al lavoro veramente duro, nel frattempo, lavorando assisti a un vero e proprio genocidio di pesci che purtroppo finiscono intrappolati nelle reti insieme ai gamberi. 

Dopo il picking c’è il packing ovvero tipo per tipo inscatoliamo il pescato in box da 5 o 15 kg e poi li mettiamo nella cella freezer che è a -36 gradi e ti si congelano pure le palle quando la pesca e buona e ci stai 20 minuti dentro (tutto questo 4 volte a notte). 

Da 1 a 10 quanto lo ritieni faticoso questo lavoro?
"Da 1 a 10? Direi 8/9 su 10! Ma personalmente direi anche 10/10, non tanto per il lavoro fisico (alla fine ti spacchi solo le braccia e tutti i lavori fisici e manuali possono stremarti) ma più che altro per il fatto che non dormi! E alla fine di ogni shift non puoi rilassarti come ti pare perché sei rinchiuso in una barca. 

Se vai a banana prawns sei fottuto al 100% perché si pesca 24 ore su 24 e se la pesca sta andando bene nessuno va a dormire!!! Più si pesca più si guadagna. 

Se vai a Tiger prawns è una tortura! Si fanno 4 pescate a notte, una ogni 3/4 ore!"

Se tornassi indietro ti imbarcheresti di nuovo?

"Mmmmmmmhhhh????!!! Assolutamente no! Non è per me. Io amo dormire e amo bere una birra e fumare quando finisco di lavorare. In barca queste cose sono proibite e se ti beccano ti accompagnano direttamente dalla polizia! 


Poi c’è l'igiene che è una cosa che non ho mai visto. L'acqua è contata pertanto la doccia deve durare non più di 1 minuto al giorno. Se dura di più si incazzano peggio che se ti lasci scappare un gambero perché se finisce l'acqua prima del tempo si è costretti a ritornare al porto abbandonando la pesca. 

I piatti li lavano in questo modo: sciacquano con acqua salata di mare (che è infinita) poi riempiono il lavandino 5 centimetri di acqua normale con un po' di sapone e lavano i piatti. Il risciacquo non esiste!! Asciugano direttamente i piatti con un panno! 


Così vale per tutto anche se la pentola o padella e piena di grasso, sporco etc...etc.. (ti lascio immaginare...). 

Io purtroppo ho avuto una vita un po’ dura e ho vissuto in condizioni abbastanza disagiate per un bel periodo perciò non ci muoio  per queste cose e le affronto con molta umiltà ma condizioni simili non le ho mai viste prima.

Poi sei costretto a uccidere migliaia di pesci al giorno e io già dal primo giorno di pesca volevo andare via perché mi piangeva davvero il cuore nel vero senso della parola. Mi dispiaceva troppo vederli che non respiravano e che ti morivano davanti agli occhi!! Io amo la natura, gli animali e le piante!! L'unico essere che uccido a vista sono le zanzare! 

Ci sono rimasto solo per un motivo: cercavo di salvarne il più possibile ributtandoli in mare prima che morissero. Poi affacciandomi a guardare tutti quelli che rifinivano in mare vedevo che venivano mangiati da delfini, tonni, squali e uccelli! Allora mi sono detto: MAMMA MIA, è la natura che va così: pesce grande mangia pesce piccolo. Quindi io devo guadagnare per mangiare e per mangiare devo sacrificare dei pesci. E la natura! E' stato l'unico modo per auto convincermi."

Ok, ma ci saranno state anche cose belle di questa esperienza??? 

"Vedi spettacoli mozzafiato ogni giorno!! Alba e tramonto sono spettacolari in mare. Non c’è smog, non ci sono migliaia di macchine in giro! Sei sempre a contatto con animali come delfini o squali o uccelli che ti seguono ovunque vai perché sanno che se ti seguono mangiano ogni giorno al 100%. 

Impari tantissime cose nuove e tantissimo sulla cultura degli australiani visto che ci convivi 24 ore su 24. 


Si guadagna bene?


E a quanto pare si guadagna tantissimo. Quindi lo consiglio a chi non gliene frega tanto del sonno o della pulizia o di tutto quello sopracitato. Se ci sono tantissimi pescatori australiani sicuramente ci sono tantissimi europei  che farebbero lo stesso. E poi si lavora 7/8 mesi all'anno e il resto sei off. 

Se nella tua prima esperienza ti piace e impari bene sono sicuro che se ci rimani 2 anni l'azienda ti firma la sponsorship senza nessun problema. E li vuol dire che diventi ricco perché questi fanno davvero un botto di soldi (anche 15.000-20.000 $ al mese!!!). E tutto quello che guadagnano lo possono spendere in soli 4/5 mesi all'anno."

Finito questo lavoro, quali sono le tue prospettive e le tue ambizioni?

"Non ne ho idea, se ci penso sono qui da meno di due mesi e ho già accumulato 33 giorni per il secondo visto. La prima settimana sicuramente mi fermo e mi godo un po’ Cairns, dopodiché cercherò un lavoretto (tra farm, ahimè hospitality o labouring) giusto per comprare una macchina il prima possibile e da lì decido. 

Ma non saprei dire con certezza in questo momento che sono in viaggio di ritorno perché l'unico pensiero che ho adesso è attraccare e andare a bere una cacchio di birra!!! 

Ambizioni? So che potrebbe essere sbagliato ma sono venuto in Australia perché avevo bisogno di ritrovare me stesso, capire cosa davvero voglio fare in futuro. Ho 25 anni e sono in giro da 6 anni e ne ho di esempi che non voglio seguire!! 

Sto cercando di lavorare su me stesso in quest'ottica e quindi ho bisogno di trovare la strada giusta per vivere una vita tranquilla, senza dover continuamente lottare. Pertanto ho pensato che un viaggio di 2 anni di lavoro e vacanza nella terra dei canguri sia una buona soluzione. 

L'altro obbiettivo è fare i “big money”! Pochissimi ci sono riusciti in due anni ad accumulare 50.000 o 70.000 $ e divertirsi allo stesso tempo. Io lo voglio e sarò tra quei pochi, pertanto cerco di remare verso la parte opposta rispetto a tutti gli altri! È anche grazie a questo modo di pensare che sono andato in barca invece che in farm!"

1 commento:

Matthew ha detto...

Ciao volevo sapere se hai dovuto fare qualche documento per imbarcati e volevo sapere quanto hai guadagnato in quei 33 giorni. Grazie in anticipo!